manticaterinaIl momento dell’addio definitivo, quello in cui una persona cara ci lascia per sempre, è per sua natura triste e doloroso, ma il ricordo di quanto si è vissuto insieme addolcisce la durezza del distacco.

Non solo come persone, ma anche come associazione, negli ultimi anni abbiamo sperimentato più volte questi sentimenti, allorché abbiamo visto venire meno i tanti anziani (e meno anziani) di Bova, di Gallicianò o di Rochudi, che ci sono stati maestri, nella lingua e nell’esperienza di vita. A questa lista si è aggiunto recentemente il nome della maestra Caterina Manti in Gurnari, bovese della Marina, alla cui figura è legata profondamente la storia del circolo Jalò tu Vua.

I miei ricordi personali vanno ai primi anni ‘70, quando un gruppo di giovani jalòti, ancora studenti liceali o poco più, seguendo niente altro che un bisogno interiore, compì irreversibilmente la scelta di parlare ancora l’antica lingua, il greco, idea, questa, che all’epoca appariva semplicemente una stupidità senza senso. Andavamo avanti convinti e determinati, ma c’era un piccolo problema: la nostra padronanza della lingua non era eccellente e molti avevano solo le basi. L’obiettivo era semplice e chiaro, imparare perfettamente il greco e parlarlo sistematicamente nella nostra quotidianità, ma il realizzarlo… era davvero velleitario.

In questo clima di effervescenza giovanile cercavamo sostegno e guida intorno a noi; il primo porto sicuro fu il circolo “La Jonica dei greci di Calabria”, ben radicato in tutta l’area ellenofona, ma proprio nel nostro paese, a Bova Marina, incontrammo la maestra Rina Manti, persona illuminata e amante del greco.

Ella divenne ben presto un punto di riferimento costante, pronta a sostenere tutte le nostre iniziative (a volte bizzarre, come quella di denominare una squadra di calcio “Kalavrìa Greka”), e anche economicamente, sia in via personale che stimolando altri suoi amici a sostenerci. Fu la prima maestra a Bova Marina, e senz’altro tra le prime dell’area ellenofona, ad avviare lezioni di greco con i suoi alunni; per la stima e la riconoscenza fu proclamata Presidente Onorario del circolo Jalò tu Vua.

Ben presto il suo amore per il greco si allargò a tutta la sua famiglia; con le figlie Consiglia e Maria abbiamo percorso un lungo periodo insieme, in seno all’associazione e ancor di più nel Gruppo di Ricerca e Canto Tradizionale “Jalò tu Vua”, il gruppo che ha inciso “I riza”, il primo long playing di canti greco-calabri, tradizionali e moderni. Sono di Consiglia e Maria le bellissime voci in “Ninnalaò” e in altri canti incisi. Aldo, il più piccolo dei figli dopo Enzo e Pino, è oggi il Maestro Aldo Gurnari; in quegli anni era appena un ragazzino, ma già dava prova di quella maestria, che avrebbe portato alla nascita della Corale Polifonica “Don Ruggero Coin” e del gruppo etnico “Musicofilìa”.

Col trascorre degli anni e l’avanzare dell’età, l’amore per la lingua greca della maestra Caterina Manti non è scemato. Questa la testimonianza di Danilo, giovane ellenofono che ne sperimentò la personalità quando era già vecchietta e che riassume bene quella che fu anche la nostra esperienza: “La sua dolcezza e l’amore che aveva per la lingua greca che aveva appreso dai nonni, si palesavano non appena ci incontravamo. Tornava letteralmente bambina”.

Anghèlu pu na‘chi (Angeli mi ndavi)

 

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Tito Squillaci
Associazione "Jalò tu Vua"